LE STRABILIANTI IMPRESE DI FANTOMIUS -LADRO GENTILUOMO-
IL LADRO E IL MILIARDARIO
TOP. 3145, 08 Marzo 2016
Gervasio


Oceano Atlantico 1912 Paperone a bordo del Titanic viene avvicinato dal poco raccomandabile Cartesio Pitagorico che spacciandosi per suo fratello Copernico Pitagorico, padre di Cacciavite grande amico di Paperone, si mette a disposizione del riccastro nel caso avesse bisogno di qualche utile invenzione. Il vero intento del maniacale Cartesio è in realtà il furto del prezioso rubino striato -simbolo di prestigio e distinzione-.
La scena si sposta a Villa Rosa nel 1922 dove John Quackett, Dolly Duck e Copernico ricevono l'inaspettata visita di Cartesio Pitagorico che con tono di sfida comunica di essere in città per intallare nel deposito di Paperone nuovi sistemi di sicurezza in quanto il miliardario, rientrato in gran segreto a Paperopoli, ha il timore che Fantomius possa tentare un furto al deposito.
Fatto ancora più preoccupante Cartesio sembra conoscere la vera identià di Fantomius probabilmente rivelatagli tempo prima da Lady Senape.
Dopo che Cartesio ha lasciato la Villa Copernico racconta di come il fratello sia sempre stato invidioso del suo maggiore talento tanto da averlo fatto accusare di furto dei risultati di alcuni esami universitari. A seguito di queste false accuse Copernico fu addirittura cacciato con vergogna dalla prestigiosa Università Californiana di Berkley.
Fantomius decide quindi di accettare la sfida e prepara il piano d'azione per riuscire a penetrare nel deposito di Paperone nonostante i nuovi siatemi di allarme. Il giorno dopo infatti Dolly Duck abilmente mascherata prende il posto di Miss Paperett la segretaria di Paperone in modo da controllare le attività nel deposito ed effettuare foto dei vari ambienti e della cassaforte.
La notte stessa mentre Paperone dorme profondamente narcotizzato dai vapori della lucerna ipnotica, preventivamente regalatagli dalla falsa Miss Paperett, il ladro gentiluomo a bordo del suo speciale deltaplano atterra sul tetto del deposito.
Grazie alle indicazioni di Dolly Duck, ed utilizzando alcuni marchingegni di Copernico, il ladro gentiluomo penetra nel deposito da una finestrella e dopo aver aperto la grande cassaforte si trova nella incredibile "piscina" piena di monete e banconote di ogni genere.
Purtroppo Cartesio sembra aver in qualche modo previsto le mosse di Fantomius ed un sistema di sicurezza richiude l'ingresso della cassaforte spargendo nello stesso momento del gas soporifero.
Cartesio quindi sicuro di aver incastrato Fantomius si reca nella stanza di Paperone e gli sottrae il rarissimo rubino striato -simbolo di distinzione- fuggendo poi dal tetto con lo stesso aliante di Fantomius.
Nel frattempo Fantomius, che grazie a degli speciali filtri nasali ha neutralizzato gli effetti del gas soporifero, riesce ad aprire la cassaforte ma salito sul tetto non trova più il suo aliante rischiando anche di essere catturato da Pinko giunto nel frattempo al deposito.
Il nostro eroe viene salvato in estremis da Copernico sopraggiunto in suo soccorso a bordo del suo aerociclo. I due grazie ad un segnalatore presente sull'aliante seguono Cartesio fino al suo rifugio segreto che scoprono essere dentro il Castello delle Tre Torri.
Entrati nel castello Fantomius trova l'entrata segreta che porta al laboratorio sotterraneo di Spokius Spectrus, proprietario del castello durante la seconda metà del 1800 e di cui Cartesio Pitagorico fu assistente. Nel laboratorio intanto il maniacale gemello sta assaporando la sua vittoria ed al sopraggiungere di Fantomius attiva una specie di robot in armatura che viene peò facilmente disattivato da Copernico. Rabbiosamente Cartesio si da alla fuga impadronendosi dell'aerociclo del fratello ma dopo poche miglia precipita rovinosamente nella baia di Paperopoli.
Il giorno dopo Paperone ritrova nel suo ufficio il rubino striato ed un proiettore con un un messaggio di Fantomius in cui rassicura il magnate che il suo deposito per ora non corre pericoli ma che non appena Paperone sarà ritornato a Paperopoli nessun sistema riuscirà a fermare l'abilità di Fantomius, tanto che promette al riccastro di rubargli persino il materasso mentre questo ci dorme sopra...Paperone tornerà a Paperopoli solo nel 1930 quando Fantomius avrà già terminato la sua attività di ladro, ma l'intento del furto del materasso verrà in ogni caso portato a termine, molti anni dopo, da Paperinik!

COMMENTO

In questa sedicesima puntata della saga dedicata al ladro gentiluomo Marco Gervasio immagina una serie di eventi in un contesto decisamente leggendario facendo interagire Fantomius con un Paperone improvvisamente ritornato a Paperopoli e che risiede in un moderno deposito poco verosimile in una Paperopoli degli anni 20. La storia se pur ben strutturata ricade quindi in quelle avventure dal sapore mitologico sulla vita e le avventure di Fantomius e di conseguenza sulla storia di Paperopoli. Come sempre ben realizzati i disegni ed i colori con intriganti scene di azione notturna.
Moltissimi in questa avventura i riferimenti filologici a storie sia dello stesso Gervasio che di altri autori del passato come Barks (rubino striato), Martina (Lanterna ipnotica, furto del materasso di Paperone, Castello delle Tre Torri), e Don Rosa (Cacciavite Pitagorico, crociera sul Titanic, deposito in gestione alle sorelle del riccastro, definitivo ritorno di Paperone nel 1930). Una piccola incongruenza si può riscontare nel fatto che nelle storie di Barks e Don Rosa Paperone dichiara di aver ceduto il rubino striato nel 1920 mentre questa avventura è già ambientata nel 1922. Dettaglio tutto sommato non determinate alla svolgimento dei fatti e che ricade in quelle incongruenze tipiche delle narrazioni leggendarie.
Tra le citazioni tratte dalle storie di Guido Martina quella indubbiamente legata al Paperinik delle origini è l'intento di Fantomius, sia dichiarato allo stesso Paperone sia tramandato ai posteri tramite il famoso diario, di voler rubare il materasso di Paperone mentre questo ci dorme sopra!


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