PAPERINIK E IL BINOCOLO DI SCAPPAMENTO
TOP.1167-1168, 9-16 APRILE 1978
Martina, De Vita


Archimede mosta a Paperino l'ultima sua invenzione il binocolo sk. sk. uno strano cannocchiale estraibile a reazione capace di volare seguendo il cammino percorso dallo sguardo di chi lo cavalca, ma Paperino nonostante la strabiliante dimostrazione non sembra molto interessato alla nuova invenzione e si allontana verso casa.
Lungo la strada i nipotini gli comunicano che lo Zio Paperone, da mesi rintanato in uno dei suoi palazzi fortezza, intende vederlo al più presto. Paperino raggiunge in tutta fretta il palazzo, ignorando di essere sotto osservazione da Rockerduck e da uno dei Bassotti, complice del miliardario senza scrupoli, che abilmente travestito da balia pattuglia le vicinaze del palazzo-fortezza.
Una volta entrato Paperone confida al nipote di essere malato di rapin-fobia ma soprattutto di essere stanco di vivere in isolamento rinchiuso tutto il giorno nel suo inespugnabile palazzo e chiede a di scortalo e proteggerlo per una passeggiata nel parco.
Usciti i due paperi vengono immediatamente notati dal Bassotto spia che avverte immediatamente Rockerduck, questo insieme al segretario decide di seguire e rapire il riccastro per fagli confessare cosa nasconde di così segreto e prezioso nel suo nuovo palazzo-fortezza, quindi travestitisi da falsi poliziotti a bordo di una jeep vanno alla ricerca del riccastro e di suo nipote.
Intanto Paperino stanco di fare da cavalier servente fugge dallo zio fino al laboratorio di Archimede, dove inforcato il binocolo sk. sk. vola lontano dai guai abbandonado il furioso riccastro al suo destino. Paperone per fortuna incontra i nipotini che con i loro skateboards lo accompagnano a casa, ma vengono intercettati dai due falsi poliziotti che rapiscono a forza Paperone ed insienme al Bassotto complice lo conducono in un casolare abbandonato.
Ritornato a casa Paperino viene informato del rapimento ad opera di finti poliziotti, ed avendo lui stesso intravisto una jeep della polizia con strani elementi a bordo da cui tralaltro è caduta una bombetta come quella di Rockerduck, intuisce chi sia l'autore del rapimento e la sera stessa, narcotizzati i nipoti con le solite car-can, entra in azione nei panni di Paperinik.
Raggiunta la villa di Rockerduck sorprende il miliardario ed il segretario proprio quando stanno rientrando, Paperinik indossa la maschera di Paperone facendo così credere ai due rapitori di essere riuscito a liberarsi dalla prigionia. Rockerduck e segretario cadono nel tranello ed in tutta corsa ritornano verso il casolare seguiti a loro insaputa da Paperinik a cavallo del suo nuovo nuovo marchingegno volante: il binocolo sk. sk. o binocolo di scappamento.
Scoperto il luogo di detenzione il nostro eroe irrompe nella stanza e sempre a cavallo del binocolo prende lo zio ancora legato sulla sedia, dopodichè aspetta sopra il tetto l'uscita dei tre banditi.
Appena fuori Rockerduck e complici vengono presi al lazzo da Paperinik che li trascina in volo per la campagna lasciandoli infine precipitare in una palude fangosa; poi ritornato da Paperone senza neppure slegarlo lo trascina in volo nel palazzo fortezza dove entra senza troppi complimenti fracassando una finestra.
La storia finisce come al solito, Paperone invece di ringraziare il suo salvatore lo prende addirittura a frecciate incendiarie rimproverandogli di aver rotto il suo vetro pagato ben un dollaro e trentadue centesimi!

COMMENTO

La storia, certamente non una delle migliori di Guido Martina, ha una trama banale e forzatamente "stiracchiata" in due puntate, con situazioni noiosette scontate e senza particolari colpi di scena.

Inevitabilmente dopo molti anni di valide sceneggiature sul papero mascherato la stanchezza immaginativa si fa pienamente sentire in questa storia, dove Rockerduck è addirittura il capo di uno dei Bassotti e Paperone vive rinchiuso in un improbabile castello-fortezza.

Buono come sempre è invece il disegno di De Vita che ci regala alcune belle ed accattivanti immagini del Paperinik vecchia maniera.


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