PAPERINIK E IL TALLERO DI BARBANERA
TOP.1149-1150, 4 - 11 dicembre 1977
Martina, De Vita


Paperone su di un vecchio libro trova le informazioni circa l'ubicazione di un tesoro appartenuto al pirata Edward Teach conosciuto come Barbanera. Il riccastro, ignaro di essere tenuto sotto controlo dal suo rivale Rockerduck, decide quindi di acquistare un' imbarcazione per cercare di recuperare il prezioso tesoro.
Paperino nel frattempo si trova presso il suo amico Archimede che gli mostra la sua nuova invenzione il pugno rotante estensibile, marchingegno decisamente originale ma apparentemente utile solo per allenare i pugili. Trascorsi alcuni giorni, Paperino e nipotini vengono convocati dallo zio Paperone che senza svelare i veri motivi li invita ad una escursione a bordo della sua nuova imbarcazione.
Dopo alcune peripezie tra le strade cittadine, i paperi raggingono il mare e Paperone fa rotta verso il punto in cui il galeone Revenge del pirata Barbanera è affondato con il suo carico d'oro. Raggiunta la meta Paperino si immerge ma mentre esplora il galeone fa inavvertitamente scattare una trappola esplosiva distruggendo completamente il vecchio relitto.
L'esplosione scaraventa sulla barca dei paperi un vecchio cofano, contenente però solo una antica moneta di ferro. In quel momento Rockerduck, che teneva costantemente d'occhio le mosse del suo rivale, emerge a bordo di un sottomarino ed aiutato da un paio di "scagnozzi" malmena i paperi derubandoli della moneta.
Con la barca fuori uso Paperone e nipoti riescono comunque a raggiungere la spiaggia di Paperopoli e sconsolati ritornano a casa.
I nipotini consultando il loro infallibile manuale scoprono che effettivamente Barbanera nel suo ultimo viaggio non trasportava il tesoro, ma solo un tallero di ferro su cui però vi era disegnata la mappa per ritrovarlo. Ascoltata la notizia Paperino decide di agire ed indossati i panni del vendicatore mascherato ritira da Archimede il pugno rotante estensibile e si reca nella darsena dove Rockerduck tiene ancorato il suo sottomarino.
Dopo aver applicato al sommergibile lo stesso congegno utilizzato da Rockerduck per seguire la barca dei paperi, Paperinik telefona al criminoso miliardario e fingendosi Paperone gli comunica di aver scoperto la vera ubicazione del tesoro di Barbanera. Rockerduck e complici, convinti che il segnalatore spia si trova ancora sulla barca di Paperone partono con il sommergibile seguendo però questa volta il falso segnale emesso da loro stessi.
Paperinik intanto prepara la sorpresa finale e penetrato con irruenza nella villa del magnate vi lascia all'interno in bella vista il cofanetto del pugno rotante. Non appena rientrati a casa Rockerduck e complici aprono incuriositi il bauletto e vengono inesorabilmente messi KO dal terribile marchingegno.
Paperinik si riappropria così del tallero che viene conseganto nuovamente al ricco zio, dopodichè decifrata la simbologia sulla moneta i paperi si recano sul luogo dove è seppellito il vero tesoro (l'isolotto Sirena già di proprietà di Paperone), qui finalmente il riccastro trova il tanto sospirato tesoro e Paperino si gode finalmente il meritato riposo.

COMMENTO

La storia sceneggiata da Guido Martina e sempre magistralmente disegnata da Massimo De Vita pur se nel suo insieme avventurosa non rende molta giustizia al personaggio di Paperinik che compare solo per poche pagine a metà della seconda puntata, esibendosi non al suo meglio in una missione decisamente poco impegnativa.
La stessa trama della storia è un po'"stiracchiata" tanto che poteva tranquillamente essere compressa in una sola puntata.


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