PAPERINIK E L'ESTATE A VILLA LALLA
TOP. 2437, 13 agosto 2002
Michelini, Gervasio


Paperino come sempre a corto di soldi è costretto a rinunciare alle vacanze estive con Paperina, che vista la situazione accetta ben volentieri l'invito di Gastone vincitore di un viaggio per andare ad osservare le belve feroci nel loro habitat naturale.
Ricevuto l'ennesimo rifiuto di un prestito dal ricco zio, Paperino (che davanti alla fidanzata si finge tranquillo e comprensivo) in preda ai morsi della gelosia decide per consolarsi di visitare nuovamente i ruderi di Villa Rosa, per vedere se c'è ancora qualche cosa di interessante da scoprire.
Mentre esplora nuovamente i sotterranei, trova casualmente un' altro diario di Fantomius, quello estivo, dove si parla di una residenza chiamata Villa Lalla situata nella Baia delle Dune in località Boscofitto, luogo dove il ladro gentiluomo si riposava giocando anche qualche scherzetto ai suoi ignari ospiti.
Paperino si reca immediatamente a Villa Lalla, e dopo aver controllato e preso dimestichezza con i vari meccanismi e marchingegni presenti nella villa e nel parco, ritorna in città con l'intenzione di preparare uno scherzetto con i fiocchi al fortunato cugino e all'opportunista fidanzata.
Alcuni giorni dopo Paperina riceve una lettera dove Paperino le fa sapere, visto che è stato scaricato, di aver accettato l'invito di un suo amico a trascorrere le vacanze in una magnifica villa nella Baia delle Dune. Paperina, forse in preda ai rimorsi, decide di andare a salutarlo e si fa quindi accompagnare a Villa Lalla da Gastone.
Giunti in località Boscofitto, la coppia entra nel tetro parco della villa dove viene accolta niente di meno che da Paperinik in persona; un po' intimoriti i due seguono il papero mascherato che li fa accomodare nel parco dicendo loro che il suo amico Paperino sarebbe arrivato a breve.
Mentre Gastone e Paperina attendono seduti in una panchina del parco, ecco all'improvviso sbucare dal nulla tre grandi elefanti che si divertono a spruzzare acqua contro i due malcapitati, ma prontamente interviene Paperinik che tranquillizza i due ospiti e li inviata a visitare la tenuta su di un trenino turistico.
Il trenino parte velocemente e attraversato il parco entra in acqua nella baia dove vi rimane per alcuni minuti con Gastone e Paperina terrorizzati dall'acqua che sale e da alcuni squali che li hanno circondati. Improvvisamente il treno ritorna nel bosco ma non appena usciti i due paperi si trovano circondati da belve feroci e serpenti dall'aria minacciosa (questi come i precedenti sono in realtà animali meccanici comandati da Paperinik).
A questo punto sopraggiunge Paperino, che rassicura i due ospiti e ordina a Paperinik (un altro pupazzo meccanico appeso tra gli alberi) di non disturbare più i suoi amici e di lasciarli soli.
Paperina ammirata che il suo fidanzato sia così coraggioso da dare ordini persino a Paperinik si riappacifica con lui, mentre Gastone, stufo di avere a che fare con animali feroci, regala ai due i biglietti per il safari e se ne ritorna a casa solo e sconsolato, con somma gioia di Paperino che potrà finalmente passare delle ferie gratis insieme alla sua bella.

COMMENTO

La storia, se strutturata diversamente, poteva avere dei validi presupposti per un revival del Paperinik prima maniera (Villa Rosa, diario di Fantomius, ambiente tetro e misterioso, vendetta privata contro Gastone e Paperina, ecc..) purtroppo dopo un inizio tutto sommato interessante scade nel banale e nel ridicolo con delle situazioni più adatte al parco di Disneyland che a uno dei rifugi di Fantomius.

Per quanto riguarda Villa Lalla, sarebbe stato meno stucchevole farla scoprire tramite lo stesso libro ritovato in biblioteca nella storia PAPERINIK CONTRO LE GIOVANI MARMOTTE con cui Paperino venne a conoscenza della Casa dell'Ermellino, invece di un' ennesimo diario (addirittura estivo?!) trovato nei sotterranei di Villa Rosa oramai visitati innumerevoli volte.

Accettabili le rappresentazioni di Gervasio di Villa Lalla e dei sotterranei di Villa Rosa, mentre i ruderi di questa sono decisamente incongruenti con l'immagine di una villa americana di un secolo fa realizzata principalmente in legno (forse non si può pretendere di arrivare al filologico manierismo dei dettagli alla Don Rosa, ma quando ci si appresta a riprodurre Villa Rosa dare uno sguardo alle vignette della prima storia del 1969 non dovrebbe essere un' impresa impossibile!).

L'idea di richiamare ogni tanto alla memoria il personagio di Fantomius (peccato che fino ad ora a nessuno sia venuto in mente di fare qualche riferimento anche alla sua compagna Dolly Paprika), se da un lato ha il pregio di ricordare le origini di Paperinik, dall'altro si rischia, se utilizzato in storielle poco "noir", di banalizzarlo o di trasformarlo in macchietta comica come purtroppo già avvenuto anni fa per lo stesso Paperinik.


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